Dottrina cristiana e Tradizione della Chiesa cattolica
PER INIZIARE BENE LA SETTIMANA
Dopo la pubblicazione dei dieci Comandamenti, sperando di fare cosa gradita a
tutti, iniziamo a riportare qui di seguito, uno per domenica, i misteri del
Santo Rosario con relativa meditazione. Crediamo che un'attenta lettura non
possa che fare bene sia a me che li riporto che a tutti i Confratelli ed amici
che avranno il piacere di soffermarsi un attimo a riflettere su quanto segue:
IL SANTO
ROSARIO
C'è
un pensiero delizioso di santa Teresina che ci spiega con semplicità come la
corona del Santo Rosario sia un legame che unisce il Cielo alla terra. «Secondo
una graziosa immagine, - dice la Santa carmelitana - il Rosario è una lunga
catena che lega il cielo alla terra; una delle estremità è nelle nostre mani e
l'altra in quelle della Santa Vergine».
Questa immagine ci fa ben capire che quando abbiamo la corona del Rosario fra
le mani e la sgraniamo devotamente, con fede e con amore, siamo in rapporto
diretto con la Madonna che fa scorrere anch'Ella i grani del Rosario
avvalorando la nostra povera preghiera con la sua grazia materna e
misericordiosa.
Ricordiamo
che cosa avveniva, infatti, a Lourdes? Quando l'Immacolata appariva a santa
Bernardetta Soubirous, la piccola santa Bernardetta prendeva la corona del
Rosario e iniziava la recita della preghiera: a quel punto, anche l'Immacolata,
che aveva la splendida corona color d'oro fra le mani, iniziava a sgranare la
corona, senza dire le parole dell'Ave Maria, pronunziando, invece, le parole
del Gloria al Padre.
L'insegnamento
luminoso è questo: quando prendiamo la corona del Rosario e iniziamo a pregare
con fede e con amore, anche Lei, la divina Madre, sgrana la corona con noi,
avvalorando la nostra povera preghiera, quasi sgranando grazie e benedizioni su
chi recita devotamente il Santo Rosario. In quei minuti, quindi, noi ci
troviamo realmente legati a Lei, poiché la corona del Rosario fa da legame fra
Lei e noi, fra il Cielo e la terra.
Ogni
volta che recitiamo il Santo Rosario sarebbe molto salutare ricordare ciò,
cercando di ripensare a Lourdes e di tenere presente l'Immacolata che a Lourdes
accompagnava la preghiera del Rosario dell'umile santa Bernardetta sgranando
con lei la corona benedetta. Questo ricordo e l'immagine di santa Teresina
possano aiutarci a recitare meglio il Santo Rosario, in compagnia della divina
Madre, guardando Lei che guarda noi e ci accompagna nello sgranare la corona.
«Incenso ai piedi dell'Onnipotente»
Un'altra
bella immagine che santa Teresina ci insegna, a proposito del Rosario, è quella
dell'incenso: ogni volta che noi prendiamo la santa corona per pregare, «il
Rosario - dice la Santa - sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. Maria lo
rinvia subito come benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori».
Se è
antico l'insegnamento dei Santi i quali affermano che la preghiera, ogni
preghiera, è come incenso profumato che sale verso Dio, nei riguardi del
Rosario santa Teresina completa e abbellisce questo insegnamento spiegando che
il Rosario non soltanto fa salire come incenso la preghiera a Maria, ma fa
anche ottenere «subito», dalla divina Madre, l'invio della «rugiada benefica»,
ossia la risposta in grazie e benedizioni che vengono «a rigenerare i cuori».
Possiamo
ben capire, quindi, che la preghiera del Rosario sale verso l'alto con
un'efficacia non comune, dovuta soprattutto alla partecipazione diretta
dell'Immacolata, ossia a quella partecipazione che Ella mostrò anche
esternamente a Lourdes accompagnando la preghiera del Rosario dell'umile
Bernardetta Soubirous nello sgranare la santa corona.
Questo
comportamento della Madonna a Lourdes fa comprendere che Ella è proprio la
Mamma vicina ai figli, ed è la Mamma che prega con i suoi figli nella recita
della santa corona. Non dovremmo mai dimenticare la scena dell'apparizione e
della recita del Rosario dell'Immacolata con santa Bernardetta a Lourdes.
Da
questo particolare così bello e significativo appare chiaro che il Santo
Rosario si presenta davvero come la preghiera «prediletta» dalla Madonna, e
perciò come la preghiera più feconda di altre preghiere per ottenere «subito»
la grazia della «benefica rugiada» che «rigenera i cuori» dei figli quando
piamente sgranano la santa corona, riponendo ogni speranza in Lei, nel Cuore
della Regina del Santo Rosario.
Si
può capire anche, di conseguenza, che la preghiera «prediletta» dalla Madonna
non può non essere la preghiera più cara e più potente presso il Cuore di Dio,
per cui Ella ottiene ciò che altre preghiere non possono ottenere, piegando con
facilità il Cuore di Dio alle richieste che Ella rivolge in favore dei devoti
del Santo Rosario. è per questo che ancora santa Teresina, con il suo magistero
di umile e grande Dottore della Chiesa, insegna affermando con semplicità e
sicurezza che «non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario», e il
beato Bartolo Longo conferma ciò quando dice che il Rosario, infatti, è la
«catena dolce che ci rannoda a Dio».
tratta
da www.preghiereagesueamaria.it
LE
QUINDICI PROMESSE DELLA MADONNA
(Dal
libro: De Rosario B. M. Virginis)
1. Coloro
che mi serviranno con costanza recitando il Rosario riceveranno qualche grazia
speciale.
2. A
tutti quelli che reciteranno con devozione il mio Rosario prometto la mia
protezione speciale e grandi grazie.
3. Il
Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno, eliminerà i vizi, libererà
dal peccato, distruggerà le eresie.
4. Farà
rifiorire le virtù e le opere sante, otterrà alle anime abbondantissime
misericordie da Dio; trarrà i cuori degli uomini dal vano amore del mondo
all'amore di Dio e li eleverà al desiderio delle cose eterne. Oh! quante anime
si santificheranno con questo mezzo!
5. L'anima
che si affida a me col Rosario non perirà.
6. Chiunque
reciterà il Rosario con devozione con la meditazione dei misteri non sarà
oppresso da disgrazie, non sperimenterà l'ira di Dio, non morirà di morte
improvvisa, ma si convertirà se peccatore; se invece giusto, persevererà in
grazia e sarà giudicato degno della vita eterna.
7. I
veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti.
8. Voglio
che coloro che recitano il mio Rosario abbiano in vita e in morte la luce e la
pienezza delle grazie; partecipino in vita e in morte dei meriti dei beati.
9. Libero
ogni giorno dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
10. I
veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.
11. Qualunque
cosa chiederai col Rosario la otterrai.
12. Soccorrerò
in ogni loro necessità coloro che diffonderanno il mio Rosario.
13. Ho
ottenuto da mio Figlio che gli iscritti alla Confraternita del Rosario possano
avere per confratelli in vita e in morte tutti i santi del cielo.
14. Coloro
che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli di Gesù Cristo, mio
unigenito.
15.
La devozione al mio Rosario è
un grande segno di predestinazione.
A DOMENICA
Iniziamo oggi, sperando di fare cosa gradita a tutti, a
riportare qui di seguito, uno per domenica, i dieci Comandamenti della Chiesa
Cattolica, accompagnati da un commento di San Pio da Pietrelcina. Credo che
un'attenta lettura non possa che fare bene sia a me che li riporto che a tutti
i Confratelli ed amici che avranno il piacere di soffermarsi un attimo a
riflettere su quanto segue.
PRIMO COMANDAMENTO:
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